HALLER PARK E FORT JESUS MOMBASA

Haller Park Mombasa

E’ un parco naturale a Bamburi, Mombasa, sulla costa del Kenya. È la trasformazione di un deserto di cava in un’area ecologica. Haller Park ospita una varietà di specie animali e vegetali che fungono da luogo di svago per turisti e gente del posto. Fino a marzo 2007 ha attratto Owen e Mzee – l’amicizia di un ippopotamo e una tartaruga.

Rene Haller riteneva che gli animali dovessero svolgere un ruolo altrettanto importante nell’ecosistema forestale come le piante. L’introduzione dei millepiedi nella foresta casuarina ha innescato una reazione a catena di colonizzazione da parte di piante e animali. La creazione di nuovi habitat ha attratto uccelli, insetti e mammiferi. Alcuni mammiferi più grandi furono introdotti mentre altri si trasferirono.

I mammiferi hanno colpito l’ambiente. Ad esempio, i maiali che si nutrono di radici, larve e insetti hanno contribuito a aerare i sistemi di radici degli alberi. Le giraffe femminili si nutrono di foglie e semi di piante disperse mentre le loro feci agivano come fertilizzanti. Gli scarabei stercorari hanno anche svolto un ruolo aiutando a portare il letame sottoterra dove viene scomposto da microrganismi che creano ulteriore vita vegetale.

Fort Jesus Museum Mombasa

Fort Jesus (portoghese: Forte Jesus de Mombaça) è un forte situato sull’isola di Mombasa. Progettato dall’italiano Giovanni Battista Cairati, [1] fu costruito tra il 1593 e il 1596, per ordine del re Filippo I del Portogallo, a guardia del vecchio porto di Mombasa. Il forte Gesù fu l’unico forte mantenuto dai portoghesi sulla costa swahili, ed è riconosciuto come testimonianza del primo tentativo riuscito di una potenza occidentale di stabilire influenza sul commercio dell’Oceano Indiano. [2]

Cairato, il progettista del forte, fu ispirato dall’architetto italiano Pietro Cataneo, mentre il capomastro era Gaspar Rodrigues. Il forte fu l’ultimo lavoro oltremare di Cairato. Sebbene il progetto di Fort Jesus sia un esempio di architettura rinascimentale, si ritiene che le tecniche di muratura, i materiali da costruzione e il lavoro siano stati forniti dal popolo Swahili locale. Il forte fu costruito a forma di uomo (visto dall’alto) ed è approssimativamente quadrato, con quattro baluardi agli angoli. Il forte è considerato un capolavoro della fortificazione militare del tardo Rinascimento.